Il paese dei poveri

Prima della recensione, ringrazio l’autore, Ivano Mingotti che mi ha dato l’opportunità di leggere direttamente il suo libro.

Si tratta sostanzialmente di una distopia, un’utopia negativa al suo estremo, d’ispirazione orwelliana.

Il testo è impegnato ed impegnativo e la scelta lessicale tradisce la predilezione dell’autore per la poesia.

In un luogo non specificato, in un domani non troppo lontano, chi perde il lavoro, è perduto. Quando produrre è l’unica cosa che conta, essere disoccupati comporta la deportazione nel Paese dei poveri, nient’altro che una comunità-prigione.

Interessante lo stile di narrazione, molto descrittivo, quasi cinematografico con veri e propri zoom sulle inquadrature e la scelta di raccontare dal di fuori lo svolgimento.

L’autore ne sa praticamente quanto il lettore, tutto si rivela a noi e a lui allo stesso tempo.

D’ altro canto il ripetersi, a volte eccessivo, di alcune espressioni rallenta la lettura. Nonostante la guida dello scrittore-regista. Il problema però è che, per quanto apprezzi questa scelta dell’autore, emerge la mancanza di una descrizione psicologica del protagonista.

Il Paese dei poveri è edito da Edizioni REI e lo trovate qui

Il Paese dei poveri, Ivano Mingotti

Per chi fosse interessato alle altre opere di questo giovanissimo autore, questo è il suo sito.

http://ivanomingottiautore.com/

Giornata mondiale del libro

Dal 1996 il 23 aprile è la “Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore”, proclamata tale dall’Unesco.

La data prescelta rappresenta un omaggio a tre fra i più grandi autori di tutti i tempi, la cui vita si spense proprio in quel giorno del 1616: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega.

In realtà, Cervantes e Garcilaso de la Vega sono morti il 23 aprile secondo il calendario gregoriano mentre Shakespeare è morto il 23 aprile secondo il calendario giuliano, all’epoca ancora in vigore in Inghilterra, e quindi dieci giorni dopo. L’apparente corrispondenza delle date si è rivelata una fortunata coincidenza per l’UNESCO.

23 APRILE 2015. TRECCANI PROMUOVE LA GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO

E’ lunedì… come “ogni maledetto lunedì..”

monday

Sonnoooo!

Quale modo migliore di affrontare il lunedì se non con “Ogni maledetto lunedì su due” di Zerocalcare???

Quasi due anni di blog. Uno spaccato generazionale divertentissimo, ma tutt’altro che disimpegnato; il manifesto di una generazione, raccontato attraverso le sfaccettate manifestazioni della coscienza, della morale e della cultura di Zerocalcare, che vanno dall’immancabile armadillo a un’infinità di icone dell’animazione, della TV, della cultura pop a cavallo tra anni Ottanta e Novanta. Corredato da quasi cinquanta pagine di materiale inedito a colori, Ogni maledetto lunedì su due è il più grosso volume di storie di Zerocalcare finora e documenta in maniera onesta, divertita e spietata la perdita delle illusioni e il bisogno di protrarre il più possibile il tempo in cui ci si può dire responsabili, senza ammettere di essere adulti.

Lo trovate qui su Amazon

Ogni maledetto lunedì, Zerocalcare

La morte del padre, Karl Ove Knausgård

La morte del padre di Karl Ove Knausgård è uno dei migliori libri che io abbia letto negli ultimi tempi. Forse uno dei migliori tra tutti quelli che ho letto.

Stavo parlando con il mio compagno e per introdurgli autore ed opera ho detto: “é un libro autobiografico”. Mi sono sentita rispondere: “perché, che ha fatto questo nella sua vita?”

La domanda mi ha zittito per alcuni secondi poi ho detto: “non è cosa ha fatto, ma come lo scrive”.

Ed è proprio così. Knausgärd scrive semplicemente della propria vita raccontando il suo essere bambino, adolescente e ora marito e padre.

Continua a leggere

Ifigenia – Euripide / Ifigenia – il gioco a Teatro

Mercoledì sera al teatro Tordinona ho visto uno spettacolo molto molto carino.

8 ragazze, di cui 7 sul palco hanno reinterpretato una grande tragedia greca, quella di Ifigenia (Euripide).

Queste giovani donne interpretano, o meglio re-interpretano, dèi e mortali in chiave originale e contemporanea. Prospettiva e testo sono ristrutturati in modo border-line, si oscilla costantemente tra tragedia e commedia. Il tutto è condito da un sottile filo di sensualità.

La compagnia si chiama Sovragaudio e colpisce per l’energia e per la bravura.

Molto divertente anche il coinvolgimento degli spettatori.

Due avvertimenti:

1) consiglio in ogni caso di documentarsi sull’opera originale prima di vedere lo spettacolo. Le attrici infatti interpretano quasi tutte più di un personaggio della storia e se non la si conosce potrebbe risultare difficile da seguire;

2) affrettatevi: lo spettacolo è in scena solo per questo week end!

L’opera originale la trovate qui:

Ifigenia, la tragedia

Le info sullo spettacolo invece le trovate qui:

Ifigenia,il gioco – Sovragaudio

Kitchen di Banana Yoshimoto

Ho trascorso alcuni giorni con la mia famiglia. Sì, lo so che è Natale la festa della famiglia per eccellenza, ma semplicemente per me è festa ogni volta che torno o mi sento bene come a casa.

A questo pensavo quando prima mi è caduto lo sguardo su uno dei tanti libri che si affiancano sulle mensole della libreria. Kitchen di Banana Yoshimoto. Immediatamente ne ho ricordato l’inizio:

Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina.
Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano.

Continua a leggere