Buongiorno a tutti! Ci siamo! E’ arrivato l’ultimo weekend prima di Natale, fatti i regali???
Se fate parte, come me, dei ritardatari, ecco alcuni miei consigli su quali libri regalare:
Buongiorno a tutti! Ci siamo! E’ arrivato l’ultimo weekend prima di Natale, fatti i regali???
Se fate parte, come me, dei ritardatari, ecco alcuni miei consigli su quali libri regalare:
#BOOKTAG
Le regole sono semplici!
citare il creatore del tag Una contraddizione ambulante
chi vi ha nominati comenonsentirsisoli
nominare cinque blog.
usare l’ immagine in cima al post.
Cominciamo!
Arancione: armonia interiore. Quale libro ti ha soddisfatta per il finale.
Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti.
Grigio: prudente attesa. Per quale libro stai aspettando il momento giusto per leggerlo?
La Baghavad gita, in realtà dovrei finirlo, mentre sto aspettando il momento giusto per rileggerlo con tutta l’attenzione che merita anche Infinite Jest di David Foster Wallace
Verde: Conoscenza superiore. Un libro che ti ha aperto gli occhi.
La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani, illuminante!
Rosso. Passione. L’amore più appassionato che tu abbia letto.
OMG OMG potrebbe essere Un amore di Swann di Proust, ma anche L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera.
Giallo. Creatività. Il libro con una storia intricata di cui hai pensato “l’autore/autrice” è geniale.
Il seggio vacante di quella geniaccia della Rowling La mia recensione de Il seggio vacante
Nero. Negazione. Un libro che hai odiato fin proprio alla fine.
Oddio, quasi tutti quelli di Pennac, si può dire? non so per quale motivo non lo reggo..
Indaco. Risveglio interiore. Un libro che ha messo in crisi le tue certezze
La Baghavat Gita ma anche You are not so smart di David McRaney.
Blu: Tranquillità. Un libro distensivo.
Cattedrale di Carver ma anche Oceano Mare di Baricco.
Viola. Attitudine a identificarsi col prossimo. Quale personaggio ti rispecchia di più?
Non poteva non essere che il caro Holden Caufield (il giovane Holden di Salinger) e tutte le sue pippe mentali.
Rosa. Amore per se stessi e gli altri. Un personaggio che non volevi morisse.
Cyrano e ne Il miglio verde di Stephen King, chiaramente John Coffey
Marrone. Soddisfazione a livello fisico. Un libro erotico e piacevole.
Dunque l’erotismo può essere un concetto molto arbitrario, direi Madame Bovary di Flaubert. Oppure La Biblioteca della piscina di Alan Hollinghurst (sfacciatamente gay).
Azzurro. Comunicazione. Un personaggio al quale veniva voglia di urlare i tuoi consigli.
Uhmm, ai vari personaggi de L’armata dei sonnambuli di Wu Ming.
Bianco: comprende tutti i colori. Ergo: il miglior libro che hai letto.
OMG, è impossibile decidere… La pelle di Curzio Malaparte, A Sangue Freddo di Truman Capote, La morte del padre di Knausgard, Cavalli selvaggi di Cormac McCarthy..
Nomino:
1) A Free Word
2) Giorgiapenzo
Disequilibristi, questa è un simpatico BOOK TAG.
Per prima cosa ringrazio comenonsentirsisoli per avermi taggata,ed inizio subito con questo BookTag!
Le regole sono semplicissime:
– Ringraziare il blog che ti ha taggato (condividere la foto che trovate in alto come immagine del tag)
– Nominare 5 blog.
E adesso vedrò di inizare il TAG scrivendo libri letti elencati per titolo dalla A alla Z:
A – A sangue freddo di Truman Capote
B – Bel Ami di Guy de Maupassant
C – Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand
D – Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij
E – Esercizi d’amore di Alan De Botton
F – Fango di Niccolò Ammaniti
G – Gli indifferenti di Moravia
H – non mi viene in mente nulla!!!!!!
I – I tre moschettieri di Alexandre Dumas
J – Jane Eyre di Charlotte Bronte
K – Kitchen di Banana Yoshimoto
L – L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera
M – Mille splendidi soli di Kaled Hosseini
N – Non buttiamoci giù di Nick Hornby
O – Oceano Mare di Alessandro Baricco
P – Primavera nera di Henry Miller
Q – Q di Wu Ming in realtà è nella mia wishlist, vale lo stesso????
R – Rimini di Pier Vittorio Tondelli
S – Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi
T – Tennis, tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più) di David Foster Wallace
U – Un indovino mi disse di Tiziano Terzani
V – Viaggio al termine della notte di Louis Ferdinand Céline
W – Y – X – Nonmivieneinmentenulla
Z – Zanna Bianca di Jack London
A mia volta, nomino :
1) Giorgiapenzo
2) Vulpeslibris
Enjoy it!
Buongiorno e buona domenica a tutti!
Qualche giorno fa è uscito l’ultimo libro di Alessandro Barico, La sposa giovane (Feltrinelli). Illustrazioni di Tanino Liberatore.
Siamo all’inizio del secolo scorso. La promessa Sposa è giovane, arriva da lontano, e la Famiglia la accoglie, quasi distrattamente, nella elegante residenza fuori città. Il Figlio non c’è, è lontano, a curare gli affari della prospera azienda tessile. Manda doni ingombranti. E la Sposa lo attende dentro le intatte e rituali abitudini della casa, soprattutto le ricche colazioni senza fine. C’è in queste ore diurne un’eccitazione, una gioia, un brio direttamente proporzionale all’ ansia, allo spasimo delle ore notturne, che, così vuole la leggenda, sono quelle in cui, nel corso di più generazioni, uomini e donne della famiglia hanno continuato a morire. Il maggiordomo Modesto si aggira, esatto, a garantire i ritmi della comunità. Lo Zio agisce e delibera dietro il velo di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. Il Padre, mite e fermo, scende in città tutti i giovedì. La Figlia combatte contro l’incubo della notte. La Madre vive nell’ aura della sua bellezza mitologica. Tutto sembra convergere intorno all’ attesa del Figlio.
E in quell’ attesa tutti i personaggi cercano di salvarsi.
Questa la presentazione ufficiale, di seguito invece un video della Feltrinelli in cui vengono letti dei brani del romanzo dall’attrice Matilde Gioli.
Nonostante la bravura dell’attrice, sinceramente il libro non mi ispira moltissimo, voi che ne pensate?
Potete acquistarlo cliccando qui
La sposa giovane di Baricco su Amazon
Nell’attesa di ricredermi o meno, mi delizierò con il film La leggenda del pianista sull’oceano tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco. che andrà in onda stasera su Iris.
Il film è diretto da Giuseppe Tornatore, il protagonista è il magistrale Tim Roth e le musiche sono firmate Ennio Moriccone e sono valse al film un Golden Globe nel 2000 come migliore colonna sonora.
Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte… magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l’America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l’aveva fatta lui, l’America.
Diciamoci la verità, quando si parla di Cormac McCarthy, per molti non è sicuramente questo il primo titolo che viene in mente.
Difatti McCarthy è famoso soprattutto per La strada (The Road) con cui ha vinto il Pulitzter per la narrativa nel 2007 e Non è un paese per vecchi (No Country for Old Men) da cui è stato tratto l’omonimo film dei fratelli Coen.
Questo romanzo, il cui titolo originale è All the Pretty Horses è il primo dei tre che compongono la Trilogia della Frontiera (Border Trilogy) ed è semplicemente un western, un bellissimo, essenziale, appassionante western.
Il western di McCarthy è però ambientato nell’America degli anni ’40.
Il mio primo post non può non essere per Holden, l’adolescente che ha caratterizzato un’intera generazione e nel quale ancora oggi molti giovani (sottoscritta compresa) si ritrovano. Sono passati più di cinquant’anni da quando è stato scritto, ma Holden Caufield, con quell’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e la sua “infanzia schifa” e le “cose da matti che gli sono capitate sotto Natale” continua ad essere un simbolo per intere generazioni.
Dunque, per Holden, per tutti quelli che la prima cosa che pensano è per gli altri il quarto pensiero, per chi si chiede che fine facciano le anitre in inverno, per chi non ha ancora deciso cosa fare da grande, insomma per tutti quelli che “papà ti ammazza!”.
Di seguito il divertente passaggio in cui Holden si intrufola in casa dei suoi per salutare la sorellina di 10 anni. La vecchia, saggia Phoebe.